Giulio Lauri: determinazione e tanta voglia di tornare a fare ciò che ama. Il capitano della Petriana ha la personalità di un vero trascinatore dentro e fuori dal campo e con grande sicurezza ha ripercorso le tappe di questo duro momento per il calcio, lasciando trasparire la cupa nostalgia che tiene migliaia di ragazzi lontani dall’amato rettangolo di gioco. Lauri ha commentato le sue sensazioni vissute in questo periodo complicato: “Questo periodo lo riesco ad attraversare soprattutto grazie al calcio ed agli allenamenti. Per me rappresenta uno svago con cui riesco ad uscire di casa, vedermi con degli amici e soprattutto praticare lo sport che amo. Il contenuto degli allenamenti è stato molto utile per mantenere vivo il rapporto con i compagni di squadra e per crearne uno nuovo con i nuovi ragazzi arrivati quest’anno“.
Giulio, consapevole delle problematiche che tanti suoi coetanei hanno sentito sulla loro pelle, pensando di abbandonare lo sport più bello del mondo, resta sicuro e deciso di sé: “Io personalmente non ho mai avuto l’idea di smettere con il calcio, anche perché mi sta aiutando davvero tanto. Non avere allenamenti, non vedere i compagni e non giocare sono tre cose senza le quali non riuscirei a stare. L’idea che molti ragazzi hanno avuto è da rispettare, perché molto probabilmente la lontananza dai campi si è fatta sentire. Può venire questa idea, ma sono sicuro che smettere in questo momento in cui non riusciamo a rivivere le stesse emozioni di prima, non faccia bene”.
Tra desideri e speranze, Lauri ricorda quali siano le sensazioni che provava quando scendeva in campo: “La cosa che manca di più del calcio è lo stare in campo con la mia squadra. Il clima che si creava sia durante che prima di ogni partita. A partire dal primo allenamento della settimana. Mi manca entrare nello spogliatoio dopo una gara, sia in caso di vittoria che in caso di sconfitta, condividere tutte le emozioni, festeggiare tutti insieme o ritrovarsi a discutere degli errori commessi”.
Le emozioni di ragazzi come Giulio Lauri, sono inspiegabili per chi vive quei 90’ travolgenti. Il capitano della Petriana, esprime un desiderio, raccontando i suoi compagni di squadra: “Il desiderio più grande che ho quest’anno è quello di ricominciare a giocare il campionato. Riavere tutte le emozioni che si provavano in campo e con la squadra. Tra i compagni leader, ti parlo sicuramente del vice capitano, con cui sono alla Petriana da diversi anni ed ho un gran rapporto dentro e fuori dal campo. Ma ci sono anche altri elementi della squadra molto carismatici che si fanno sentire durante le partite”.
Giulio, lascia un ultimo messaggio da vero capitano, ai ragazzi che hanno incontrato difficoltà in questo periodo parlando con la sincerità di chi non vede l’ora di tornare a fare quello che ama: “Un messaggio che posso mandare è sicuramente quello di non abbandonare mai il calcio, perché questo sport ti dà delle emozioni e delle amicizie che difficilmente si ritrovano in altri ambiti quotidiani”.
Intervista di Gazzetta Regionale