Diciotto anni e tredici vissuti finora con la maglia della Petriana, riposta in un cassetto e poi indossata nuovamente solo poco più di un anno fa, quando l’Ascoli lo chiamò per un provino. Giusto il tempo di dimostrare le proprie qualità e poi tornare a casa, perché per Nicola Carpineti, capitano dell’Under 19 della Petriana, i colori gialloblu sono ormai una seconda pelle: “Sono cresciuto qui, più che una società l’ho sempre vissuta come una vera e propria famiglia e il campo è sempre stato casa mia fin da piccolo. Per questo c’è sempre stato un attaccamento fortissimo con la Petriana, società con cui ho vissuto finora grandi emozioni, positive e negative. Un’esperienza che ricordo sicuramente con piacere è stata la vittoria dell’anno scorso contro la Polisportiva Ostiense, squadra che si giocava insieme a noi le prime posizioni. È stata la gara più tesa tra tutte quelle disputate in campionato. Giocavamo fuori casa su un campo in terra mal messo sotto la pioggia, ma quel giorno abbiamo dimostrato il carattere e l’unione del gruppo, portando a casa i tre punti. Ho del rammarico invece per quanto riguarda la partita contro il Tor de Cenci, primi in classifica. Tutta la squadra ha giocato una buona partita ma purtroppo nel finale gli avversari hanno avuto la meglio. Ricordo quella giornata con dispiacere poiché oltre la sconfitta ho subito un infortunio non grave, ma che mi ha tenuto per un po’ lontano dal campo”.
La stagione attuale, iniziata con ottimi risultati poi interrotta bruscamente causa Covid, lascia amarezza ma allo stesso tempo determinazione per ricominciare il prima possibile. “Il campionato prima dello stop stava andando molto bene. Ci trovavamo quarti a pochi punti dalla vetta con ancora tanta forza e carattere per poter raggiungere il primo posto, ma purtroppo siamo stati costretti a fermarci. In questo periodo di pandemia ho cercato di tenermi in forma con degli allenamenti individuali in casa quando non era possibile andare al campo. Appena è stato dato il via libera alla ripresa dello sport con le dovute misure sanitarie preventive la società ci ha subito permesso il ritorno al campo in sicurezza. Credo che la priorità vada data alla salute, quindi penso che prima di riprendere i campionati sia meglio avere la totale certezza che la pandemia sia finita. Non credo si tratti di un breve periodo ma ci vuole pazienza. La squadra è serena e tranquilla, stiamo continuando gli allenamenti con il solito impegno e la concentrazione giusta, anche grazie al bel rapporto che abbiamo con il mister, quindi ci faremo trovare pronti nel caso di un eventuale ripresa”.
Con quella fascia al braccio Nicola oggi dirige la difesa dimostrando doti da leader, riempendo d’orgoglio papà Paolo, vicepresidente della società e sognando di calpestare presto i campi del grande calcio: “Siamo un gruppo unito che durante gli allenamenti riesce a divertirsi mantenendo sempre il giusto impegno. Sono un ragazzo determinato che non ha mai pensato di smettere di giocare, neanche in questo periodo difficile, perché credo che il calcio possa davvero aiutare a superare gli ostacoli. L’allenamento fa staccare la spina dai problemi quotidiani e ti dà fiducia che questo momento passi in fretta. Sono un difensore con un centrocampista come idolo, Milinkovic Savic e vorrei anch’io una carriera piena di soddisfazioni, ma ora voglio giocare per questa società cercando di portare a casa più vittorie possibili”.
Intervista di Gazzetta Regionale