L’inizio dei campionati è vicino e le squadre della Petriana stanno cercando di prepararsi al meglio in vista l’esordio ufficiale. Vi vogliamo far conoscere più da vicino quelli che saranno i protagonisti di questa lunga stagione ed ecco perché stiamo intervistando interviste allo staff tecnico del settore agonistico.
Siamo partiti da Alessandro Fontana, l’esperto tecnico alla guida dell’Under 17 per la seconda stagione consecutiva e da quest’anno anche Direttore Tecnico della società del Presidente Settimi.
Questo è il terzo anno consecutivo in Petriana. Cosa ti ha spinto a legarti per un’altra stagione alla causa gialloblu?
“Ho avuto delle richieste importanti dopo l’ottima ultima stagione, ma ormai alla Petriana mi sento a casa, ho un rapporto eccezionale con la proprietà. Come ho già sottolineato più volte sono persone per bene. Così se ne trovano pochissime nel mondo del calcio.
Ha influito anche il bellissimo rapporto di amicizia con il DS Andrea Moscatello, con il quale ho iniziato ad allenare ormai vent’anni fa. La Petriana è certamente l’ambiente ideale dove lavorare bene, una società che sta continuando a crescere”.
Quest’anno sarai alla guida dei 2003. Cosa ti aspetti dalla stagione e come hai visto i ragazzi nei primi allenamenti e nelle prime uscite?
“Abbiamo confermato dodici ragazzi rispetto allo scorso anno e ne abbiamo presi dieci nuovi. E’ il secondo anno consecutivo che prendo una squadra retrocessa di categoria la stagione precedente e quindi bisogna lavorare tanto. Io comunque sono ottimista, credo di avere a disposizione un buon gruppo.
Stiamo lavorando insieme dal 26 agosto, i ragazzi mi seguono e si stanno allenando con molta serietà ed umiltà. Poi io sono un “martello”, non è facile starmi dietro, ma loro stanno riuscendo ad applicare quello che chiedo.
Le prime uscite sono state molto positive, ma staremo a vedere durante l’arco della stagione. Solo il campo ci potrà dire cosa possiamo ottenere e dove possiamo arrivare.
Non mi piace fare proclami, bisogna solo lavorare giorno dopo giorno. Stiamo cercando di non lasciare nulla al caso, lavorando in maniera maniacale su entrambe le fasi di gioco”.
La società ha fissato degli obiettivi in vista dei campionati?
“La società ha chiesto di mantenere le categorie regionali e di riprenderle con Under 19 e 2004. Ma oltre questo a me piace vivere alla giornata. Voglio avere una squadra con una sua identità, con una sua mentalità, una squadra che provi a giocare bene indipendentemente dall’avversario che incontra. Poi alla fine dell’anno vedremo dove saremo arrivati”.
In ottica gruppo. Sensazioni sul ritiro a Campo di Giove di fine agosto…
“Il primo giorno di ritiro ho detto ai ragazzi ‘un grande giocatore può farti vincere una o due partite, ma un gruppo solido e coeso può farti vincere un campionato’. Per me il gruppo è qualcosa di sacro. All’interno dello spogliatoio impongo delle regole ferree, come dice il Presidente Settimi sono un “Sergente di Ferro”, regole che è fondamentale rispettare.
Il ritiro ci è servito molto per conoscerci e soprattutto per capire che dal primo all’ultimo minuto di questa stagione dovremo parlare solo di collettivo, del Noi, e mai del singolo”.

Rispetto all’ultima stagione cosa ti è rimasto?
“Mi viene ancora in menta la beffa della partita contro la Lupa Roma. In vent’anni da allenatore è forse la ferità più grande che ho subito e che ancora non si è del tutto rimarginata. Quello che abbiamo fatto Noi lo scorso anno è stato qualcosa di incredibile. Vedersi sottrarre così un campionato, continuo a pensare che sia assurdo, immeritato, soprattutto per i ragazzi, per la società.
Avremmo meritato di più. Quindi quest’anno da parte mia c’è ancora più voglia per cercare di arrivare a prenderci una piccola rivincita”.
A livello tecnico/tattico pensi di proporre qualcosa di nuovo? Come hai pensato la squadra potrebbe scendere in campo?
“Stiamo lavorando su un 4-3-3. Squadra molto corta e aggressiva, che in fase di possesso cerca sempre di giocarla partendo dal basso. Come alternativa lavoreremo anche su un 4-3-1-2 perché ho un ottimo potenziale offensivo. Poi credo che la miglior difesa sia sempre l’attacco, per questo voglio una squadra propositiva”.
Nuovo ruolo da direttore Tecnico. Di cosa ti occuperai nello specifico e come è nata questa idea?
“Innanzitutto devo ringraziare il Presidente, la dirigenza e il DS che mi hanno proposto questo ruolo e hanno dimostrato ancora una volta la stima e la fiducia che hanno nei miei confronti. Io mi occuperò ovviamente della parte tecnica, cercando di stare vicino agli allenatori, di fargli da scudo nei momenti più complicati. Poi sarò a supporto di Andrea Moscatello, il quale lo scorso anno si è trovato spesso da solo a gestire tante cose.
Cercherò di mettere a disposizione la mia esperienza di campo al servizio del parco allenatori. Sono convinto che la società ne abbia costruito uno di assoluto livello. Ho visto lavorare le varie squadre, sopratutto al ritiro, e mi sono piaciute serietà, professionalità e competenza. Speriamo che il campo ci dia ragione”.
Mister in pratica metti la tenda al campo di Primavalle…
“Si, tranne (forse) il lunedì sarà sempre al polo sportivo di Primavalle. Ma questa è la mia vita, sono pieno di entusiasmo, pieno di voglia”.
“Per concludere ci tengo a ringraziare il mio staff. Mi supportano e mi sopportano (ride ndr.). Nonché i miei dirigenti accompagnatori che sono sempre presenti al campo. Noi ci alleniamo come una squadra professionistica. Non ci manca niente”.
Paride Roncaglia
Ufficio Stampa Petriana Calcio